Spesso l'uso di un aggettivo può creare dei fraintendimenti, perché nell'uso quotidiano si tende a dare tutto per scontato e a confondere il significato delle parole.
Vediamo invece qual é il vero valore di alcuni aggettivi quando si parla di restauro di moto d'epoca.
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Emerge molto spesso dalle comunicazioni che giungono dai lettori dei nostri blog una certa confusione in ordine alla classificazione dello stato dei mezzi che ci si riaccinge a rimettere in strada o in condizioni tali da affrontare la partecipazione ai raduni.
Nello specifico, da tempo abbiamo fatto nostro il codice tecnico della FIVA.
Un elaborato riconosciuto a livello internazionale, che ha come obiettivo principale il preservare e mantenere in condizioni di marcia tutti i veicoli che rientrano nel periodo di classificazione che considera la FIVA, ossia dall’origine al limite minimo, fissato in 25 anni di anzianità del veicolo.
Andiamo per ordine: la FIVA specifica come un “veicolo storico conservato” sia un veicolo a propulsione meccanica, fabbricato più di 25 anni fa, conservato e manutenuto in condizioni storiche corrette e custodito da una persona o un organismo che lo conserva per un interesse tecnico e storico e non come trasporto quotidiano.
In linea di principio la FIVA specifica le modalità con i veicoli dovranno essere conservati ed utilizzati come furono consegnati dal costruttore al pubblico, compresi tutti gli accessori e le opzioni offerte dal costruttore o vendute generalmente durante la vita normale del veicolo.
Tutte le altre modifiche, alterazioni o cambiamenti dovranno quindi di massima essere evitati.
Solo se assolutamente necessari, dovranno essere effettuati nello spirito dell’epoca in cui il veicolo era normalmente utilizzato ed in maniera tale che il veicolo possa essere riconvertito alle sue condizioni originali col minimo sforzo e costo possibili.
Le modifiche, alterazioni ed altri cambiamenti devono, in linea di principio, limitarsi a quelli richiesti dalle autorità per assicurare la circolazione su strada del veicolo o dove sia impossibile trovare ricambi adeguati o rifabbricarli a costi ragionevoli.
Tutte le modifiche, alterazioni o cambiamenti dovranno essere documentati in modo che i futuri proprietari possano sapere in cosa il veicolo differisce dalla condizione d'origine.
Innanzitutto vediamo la classificazione dei veicoli per età: dai parametri emerge come il nostro Galletto si inserisca dal 160 cc al 192 ad avviamento a pedale nella classe E (Après-guerre 1 gennaio 1946- 31 dicembre 1960) e ancora in classe F per il galletto 192 ad avviamento elettrico la cui produzione è partita nel 1961 (Classe F, veicoli costruiti tra il 1 gennaio 1961 ed il 31 dicembre 1970).
Ma ecco nello specifico tutta la classificazione:
- Classe A (Ancêtres) veicoli costruiti prima del 31 dicembre 1904
- Classe B (Vétérans) veicoli costruiti tra il 1 gennaio 1905 ed il 31 dicembre 1918
- Classe C (Vintage) veicoli costruiti tra il 1 gennaio 1919 ed il 31 dicembre 1930
- Classe D (Post-Vintage) veicoli costruiti tra il 1 gennaio 1931 ed il 31 dicembre 1945
- Classe E (Après-guerre) veicoli costruiti tra il 1 gennaio 1946 ed il 31 dicembre 1960
- Classe F veicoli costruiti tra il 1 gennaio 1961 ed il 31 dicembre 1970
- Classe G veicoli costruiti tra il 1 gennaio 1971 ed il limite dei 25 anni minimo di anzianità.
Da qui segue la classificazione dei veicoli secondo una precisa definizione sulla base delle loro caratteristiche:
- Tipo A: STANDARD.
Veicolo con le caratteristiche di serie tale a come è stato fornito dal costruttore.
Per i veicoli dei gruppi di conservazione da 2 a 4, le opzioni e le modifiche d'epoca d'abbellimento minore e gli accessori tipici disponibili sul mercato all'epoca sono accettabili.
- Tipo B: MODIFICHE D'EPOCA.
Veicolo di fabbricazione speciale o modificato all'epoca per uno scopo specifico.
Tipico nel suo genere e dunque d'interesse storico proprio.
Solo per i gruppi da 1 a 4, il fabbricante di tale veicolo è considerato come "costruttore".
- Tipo X: ECCEZIONE.
Veicoli che sono stati modificati a partire dal loro standard di produzione fuori dal periodo storico.
Le modifiche non dovranno riguardare lo "chassis roulant" (telaio, gomme, motore, trasmissione, sterzo e similia), dovranno essere conformi alle regole del paragrafo 2.1 e fare ricorso a pezzi del periodo appropriato o rifabbricati con le stesse specifiche (definizione, materiali e prestazioni).
- Tipo C: RIPRODUZIONI.
Veicoli costruiti dopo la loro epoca, con o senza pezzi originali, che imitano un modello dell'epoca.
Tali veicoli dovranno essere identificati in maniera che sia chiaro che si tratta di una riproduzione.
Il fabbricante di tali veicoli è considerato come un costruttore per quel che concerne le definizioni del gruppo di conservazione 4.
Da qui la definizione di gruppi di conservazione dei veicoli, per classificarne le caratteristiche
- Classe 1: AUTENTICO.
Un veicolo tale e quale al prodotto d'origine, poco deteriorato, completamente originale, comprese le finiture interne ed esterne eccetto i pneumatici, le candele, la batteria e gli altri elementi di consumo.
- Classe 2: ORIGINALE.
Un veicolo utilizzato, mai restaurato, con una storia conosciuta, in condizioni originali, eventualmente deteriorato.
Le parti che si deteriorano normalmente per l'uso possono essere state sostituite con parti aventi le specifiche dell'epoca.
La verniciatura, il trattamento delle superfici e la selleria possono essere state rifatte nel tempo.
- Classe 3: RESTAURATO.
Un veicolo con identità nota, totalmente o parzialmente smontato, rimesso a nuovo e rimontato.
Con scarti minimi in rapporto alle specifiche d'origine del costruttore solo nel caso di indisponibilità di parti o materiali.
Se disponibili, dovranno essere utilizzati dei ricambi originali, ma possono essere sostituiti da altri con le stesse caratteristiche.
Le finiture interne ed esterne potranno essere recenti, ma conformi per quanto possibile alle specifiche d'origine.
Parti di uno o più veicoli del medesimo modello o del medesimo tipo, assemblati in un solo veicolo comunque conforme per quanto possibile alle specifiche del costruttore.
Delle parti possono essere fabbricate nel corso della ricostruzione o fuori dal periodo storico del modello (come la carrozzeria, il blocco motore, la testata o altre parti comunque prive di identificatore d'identità come il numero di serie).
Le finiture interne ed esterne dovranno comunque essere conformi, per quanto possibile, alle specifiche dell'epoca.